Non si ferma la maratona di webinar che ShareNow! sta tenendo in questo periodo: oggi, si è svolto quello organizzato in collaborazione con lo Studio Commercialisti S&T di Milano, dal titolo: “L’importanza del sito Internet e dei social media per le Pmi – Perché ogni azienda deve essere (bene) on-line“, che ha visto la partecipazione di diversi imprenditori lombardi.
Un’idea intelligente quella dello Studio Commercialisti, che, in un momento così delicato per le imprese, non si è voluto limitare ad offrire la propria importante consulenza fiscale, ma ha voluto offrire al proprio portfolio clienti una seria opportunità di “alfabetizzazione” digitale .
Se vuoi organizzare anche tu un webinar per il tuo network contattaci!
“SOCIAL OGGI: QUALI SCEGLIERE E COME AGIRE PER OTTENERE RISULTATI”. Era il titolo del webinar che ShareNow! ha tenuto sulla piattaforma multiconferenza messa a disposizione da Camera di Commercio di Milano e a cui ha partecipato, on-line, un folto numero di aziende. Molta attenzione e anche interazione, da parte degli iscritti all’evento, chiaramente desiderosi di capire, ora più che mai, come comportarsi in modo efficace sui social. Dai criteri su come scegliere i social giusti per la propria azienda e il proprio settore, alle strategie giuste da adottare, ai piani editoriali e alle PR digitali necessari, il nostro relatore Fabrizio Mignani, con linguaggio chiaro e semplice, ha affrontato in modo esaustivo i punti cardine per una buona attività di base di impresa sui media sociali. Camera di Commercio di Milano ha manifestato l’intenzione di volere replicare in tempi brevi la doppia puntata su “L’IMPORTANZA DEL SITO INTERNET E DEI SOCIAL MEDIA PER LE PMI”, che ha riscosso un ottimo successo e che sicuramente è materia davvero importante per le piccole e medie imprese nel tempo del Covid 19.
In questo periodo ci siamo ripromessi di dare notizie utili ai nostri clienti e crediamo che la notizia dei prestiti garantiti dallo stato al 100% sia una di queste.
Pronto il modulo da presentare per accedere alle garanzie statali su finanziamenti fino a 25mila euro.
Le garanzie, al 100% per questa tipologia di prestiti, sono previste dal Decreto liquidità.
I prestiti non sono automatici, ma sottoposti comunque alla discrezionalità dell’ente finanziatore (banca o confidi).
Il modulo dovrà essere compilato dalle imprese o dai lavoratori autonomi e inviato per mail (anche non certificata) alla banca o al confidi.
Il modulo andrà accompagnato da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore.
Sarà inoltre necessario, allegare l’ultima dichiarazione dei redditi presentata unico 2019 redditi 2018 e una situazione provvisoria al 31 dicembre 2019.
Vi segnaliamo alcune entità lombarde che conosciamo e che potrebbero aiutarvi nella presentazione della domanda per prestiti garantiti dallo stato: Fidicomtur per le domande presentate nella provincia di Como, Fogalco per Bergamo, Fidicomet per Milano e Fondo di Garanzia per Lecco. Qui l’elenco di tutti i confidi Lombardi: Asconfidi Lombardia.
COME POSSIAMO AIUTARTI NOI:
ShareNow! ti offre tutto il suo supporto con i suoi check up digitali gratuiti per aiutarvi a costruire le proposte di ottimizzazione della vostra presenza digitale (con o senza finanziamenti): contattaci con fiducia al 3478713954 oppure inviaci una email a info@sharenow.it.
In un momento delicato come questo poter ottenere finanziamenti a fondo perduto è vitale tanto quanto poter investire al meglio il poco che un’azienda si può permettere.
Siamo qui per segnalarvi queste due opportunità (due bandi distinti da leggere attentamente) appena uscite dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi:
Tra le spese ammissibili del primo bando: azioni di promozione sui mercati target con l’utilizzo di strumenti di digital e social media marketing; predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografico, web design, content strategy; azioni di potenziamento della SEO; campagne di promozione digitale, di couponing, inbound marketing, presenza canali social.
Tra le spese ammissibili del secondo bando: sostenere, tramite l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto (voucher), investimenti e spese in tecnologie digitali, hardware, software, accessori, applicativi e servizi specialistici che consentano di:
– implementare nuovi modelli organizzativi (es. smart working, telelavoro), mediante l’adozione di strumenti e sistemi tecnologici.
– incrementare la telematizzazione delle attività sia di back office che di front office.
– migliorare l’efficienza aziendale tramite adozione di tecnologie e soluzioni Cloud.
– fruire della connettività a banda larga e ultra larga, quindi del collegamento alla rete internet.
Entità del contributo del 65% e 70% rispettivamente, con finanziamenti a fondo perduto.
La procedura è a sportello fino ad esaurimento fondi (in sostanza chi arriva prima e presenta una domanda regolare ottiene contributo).
Verifica nei link soprastanti se anche la tua azienda può essere tra i beneficiari. Cogli l’occasione!
COME POSSIAMO AIUTARTI:
ShareNow! ti offre tutto il suo supporto con i suoi check up digitali gratuiti per aiutarvi a costruire le proposte di ottimizzazione della vostra presenza digitale (con o senza finanziamenti a fondo perduto): contattaci con fiducia al 3478713954 oppure inviaci una email a info@sharenow.it.
E’ vero è un momento difficile, complesso, ma il digitale, l’on-line, il web, chiamatelo come volete, ora più che mai è importante per rilanciare e tenere vive le attività delle piccole e medie imprese. La nostra sfida è quella di sempre: spiegare a titolari e operatori come andare bene online nel modo più chiaro, semplice e concreto.
Lo abbiamo fatto anche oggi, in un webinar organizzato da Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi dal titolo: L’IMPORTANZA DEL SITO INTERNET E DEI SOCIAL MEDIA PER LE PMI – PERCHE’ OGNI AZIENDA DEVE ESSERE ON LINE. La partecipazione e l’attenzione delle imprese sono state davvero ottime.
Aspettiamo le aziende iscritte a Camera di Commercio di Milano al prossimo appuntamento del 16 aprile che s’intitolerà: SOCIAL OGGI: QUALI SCEGLIERE E COME AGIRE PER OTTENERE RISULTATI.
Perché amiamo parlare di digitale come mangiamo. E farci capire da tutti. Per far ottenere risultati reali alle aziende. Ora più che mai.
L’emergenza Coronavirus ha “costretto” on-line milioni di persone ed aziende come mai prima; e le ha portate a considerare ancora di più il web e il commercio elettronico come canali e modalità di sviluppo delle proprie attività. Ma quali sono i “punti cardine” che una piccola o media impresa dovrebbe tener presente prima di allestire il proprio sito e-commerce?
Come primo passo, assumere bene informazioni sugli aspetti amministrativi, fiscali, legali, commerciali del commercio elettronico riguardanti il proprio settore e i beni e i servizi che si intende vendere on-line, soprattutto se si hanno finalità di export. E selezionare, in questi ambiti, consulenti davvero esperti in grado di risolvere il più ampio ventaglio possibile di problemi. Molto spesso, ad esempio, le associazioni di imprese offrono questi servizi a costi contenuti.
Quindi, sempre preliminarmente, effettuare analisi marketing quali: verifica della tipologia, del livello e della qualità dei prodotti e/o servizi da vendere on-line; individuazione corretta dei target (geografici, di età, di professione, di gusto ecc.) a cui si desidera rivolgersi; valutazione della concorrenza on-line (strategie generali, efficacia dei siti sul piano della comunicazione e del posizionamento nei risultati dei motori di ricerca, politiche promozionali, di prezzo, di sconto ecc.); studio di documenti che trattino degli andamenti e delle strategie riguardanti il proprio settore sul web; studiare la propria potenziale clientela on-line (conversazioni, opinioni, commenti, critiche ecc.) nello stesso ambito; stabilire i giusti pricing (ed eventuali offerte/sconti su prodotti e servizi anche in funzione delle analisi sopraddette.
Solo a questo punto preparare una comunicazione (immagine coordinata composta da logo, colori, immagini/video, slogan, copywriting, schede prodotto ecc. ) pensata, coerente ed efficace rispetto all’identità aziendale e ai prodotti e/o servizi da commercializzare on-line; perché cercare di vendere un prodotto (on o offline) senza una comunicazione complessiva ben fatta (o quantomeno strutturata), è come sperare che qualcuno si imbatta casualmente nel mio magazzino (un negozio si sforza sempre di avere una comunicazione di qualche tipo…) e compri qualcosa per stretta necessità o “una tantum”.
Selezionare le tecnologie web corrette: hosting (computer server sulla Rete su cui deve risiedere il sito) robusto, efficiente, assistito; piattaforma web di tipo CMS (Content management system), che consenta la gestione diretta di tutti i contenuti da parte dell’azienda, e che sia, possibilmente, di tipo open source (a codice sorgente, aperto, sviluppata e aggiornata da ampie community di programmatori) per avere a disposizione un sistema di alto livello qualitativo, performante, aggiornato, responsive (che si adatti a tutti i dispositivi di consultazione, anche mobili), a costi ragionevoli sia in termini di creazione del sito sia di sua gestione nel tempo.
Scegliere i sistemi di e-commerce (a volte già integrati nella piattaforma web, altrimenti facilmente integrabili in piattaforme open source) più facili da gestire, al miglior costo e più scalabili nel tempo (sempre di tipo open source), senza pretendere di mettere cataloghi sterminati di prodotto on-line, ma inserendo selezioni mirate e qualificate di prodotti legate a parole chiave.
Puntare, attraverso queste tecnologie, a strategie e obiettivi ben definiti: portare sul sito, attraverso logiche di posizionamento nei motori di ricerca (SEO, Search engine optimization, inserimento di parole chiave cercate dagli utenti nel sito) e attraverso i social network, il maggior numero di visitatori possibili.
Scegliere i sistemi di pagamento con buon senso. Paypal, attualmente, fornisce un’ottima piattaforma di pagamento che serve direttamente i clienti Paypal, ma che consente anche la gestione di pagamenti effettuati con carte di credito. Questa soluzione consente di evitare gli alti costi delle gestioni di pagamento con carta di credito effettuate dalle banche.
Investire soprattutto in: contenuti ben fatti di settore (quindi non solo autoreferenziali), aggiornati (anche articoli, news, eventi) sempre corredati di parole chiave cercate dagli utenti; in studi SEO che consentano di mappare/individuare le parole chiave cercate dagli utenti più adatte (cercate ma a bassa competizione); in traduzioni in lingua di qualità, soprattutto in caso di export; advertising on-line (FB adv, Google adv, YouTube adv) solo per campagne a breve termine o per promozione di appoggio. Perché la miglior promozione è quella che può essere effettuata proprio attraverso la SEO che è gratuita, strategica, permanente e non episodica (crea visibilità continuativa nei risultati di ricerca naturali dei motori: Google e soci, per intendersi) e attraverso i social.
Fare tutto questo è troppo difficile? No richiede però metodo, una certa pazienza e un po’ di assistenza mirata di esperti. Fare tutto questo ha costi alti o altissimi? Assolutamente no. Ma è necessario farsi aiutare dai consulenti giusti che sappiano riunire molte competenze (dal marketing, all’informatica, ai contenuti, ai social…), che sappiano indicarvi le tecnologie più adatte, che conoscano i processi realizzativi più razionali. Il bravo consulente, infatti, fa risparmiare ottenendo per voi il risultato migliore. E poi è fondamentale formarsi. Perché anche acquisire know how e fare da sé (e molte delle cose sopraddette si possono imparare) è un altro modo fondamentale per spendere meno, soprattutto nel medio e lungo periodo. Tenersi lontani da siti “one click” , cugini web designer o da web agency improvvisate. E da “pacchetti e-commerce” senza contenuti, senza SEO, senza monitoraggio delle statistiche. Tutte figure e formule (magari a basso costo ma a volte anche alto!) che portano quasi sempre a prodotti finali scadenti, che non generano visibilità e visitatori sul sito e, quindi, nemmeno vendite. Oppure fanno scappare gli utenti. E bloccano per lungo tempo il business con danni ingenti.