CHI NON SIAMO?

DATECI IL TEMPO DI UN CAFFE’

Tempi duri per chi lavora professionalmente sulla Rete: ogni giorno si corre il rischio di essere scambiati con alcune poco edificanti tipologie di personaggi che imperversano nelle città e nelle province italiane, e che contribuiscono non poco alla crisi imperante. Ecco perché è il caso di dichiarare soprattutto chi non siamo. Non solo per noi, ma soprattutto per il bene delle piccole e medie imprese (ma anche delle grandi?), quotidianamente assediate (e messe a repentaglio nel loro business) dai seguenti “stereo-tipi”:

 

  • l’ ”amico web designer” (metafora del professionista e della web agency improvvisati),
  • il  “vu cumprà digitale” (icona del mediocre venditore di spazi promozionali on-line),
  • lo “pseudo guru digitale” (colui che millanta di sapere tutto e che vi farà vendere facilmente con la Rete).

se li Conosci, li eviti… prima

L’amico web designer (anche nella variante “cugino web designer“), tipicamente, offre siti a costo attraente, ne sa giusto qualcosa di grafica applicata al web, ma ben poco di testi, comunicazione d’impresa, web marketing e posizionamento nei motori di ricerca.  Il risultato sono siti che non rispecchiano la vera anima dell’azienda,  con contenuti approssimativi, poco interessanti per gli utenti, e irrintracciabili dai motori (l'”amico” stesso è in genere poco rintracciabile). Il suo scopo ultimo e fare il lavoro (poco) alla bell’e meglio e fuggire. Se gli chiederete modifiche o conto di qualcosa vi risponderà: “per questo prezzo, cosa pretendevi?”. Ulteriori eventuali varianti (quali l'”amico programmatore” o il cugino “ingegnere informatico”), danno esiti molto simili. A volte non è questione di malafede ma solo di competenze troppo parziali.

Il vu cumprà digitale vende a poco (a volte a tanto) spazi pubblicitari in portali più o meno noti, più o meno di settore (spesso con pochissimi utenti) o inutili “quadrotti promozionali” in semplici aggregatori web di indirizzi aziendali. Tipicamente spara cifre del tutto indimostrabili. Ma le spara con grande determinazione. Dopo che vi avrà venduto lo spazio pubblicitario, lo vedrete e lo sentirete ancora meno dell’amico web designer.

Lo pseudo guru digitale appare ovunque il più possibile, si pavoneggia senza pudore, e dice di essere (citazione reale) “tra i principali esperti d’Italia” o magari d‘Europa e del Mondo. Sa tutto lui, è pieno di verità-digitali-indimostrabili, e vi racconterà un web surreale e mirabolante, fatto di statistiche iperboliche (le fonti sono un optional) e di vendite fulminee. Vorrà farvi acquistare “formazione” basata sugli stessi criteri. Dopo avervela fatta (in tal caso ci auguriamo che saprete ancora cos’è un pc…) sarà il più rapido di tutti a sparire.

A causa di queste tre stereo-tipi, l’epilogo (che ci raccontano tutti i giorni molte delle imprese che sentiamo) è sempre lo stesso: pochi utenti sul sito del cliente, nessun ritorno di vendite, soldi buttati, blocco del business on-line dell’azienda.

A causa dei danni provocati sempre dai suddetti, i nostri account, appena aprono bocca per dire la parola “Internet” al potenziale cliente, spesso vengono trattati con poco garbo. Per voi, per loro (gli account), vi preghiamo di non farlo. Dato che il web è comunque importante per la vostra attività e dato che siamo persone gentili  e serie, dateci almeno il tempo di un caffé. Lo offriamo noi. Grazie. Prego.

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